La scuola affonda le radici nel quindicesimo secolo, quando Sisto IV concesse agli artisti della città l'Oratorio di san Luca[1]; nel 1577, sotto Gregorio XIII, vide la luce quella che all'epoca fu chiamata Accademia di San Luca e che oggi si chiama Accademia romana di belle arti[2]. Nei successivi due secoli si moltiplicarono le sedi finché nel 1845 nacque l'Istituto delle belle arti sotto il pontificato di Gregorio XVI[1]; l'intento era quello di riunire gli studenti d'arte in un'unica sede[1]. L'edificio destinato a ospitare l'istituto fu il palazzo camerale di via di Ripetta, progettato e costruito a tale scopo dall'architetto Pietro Camporese il Giovane[3]. Il palazzo viene comunemente chiamato "ferro di cavallo" a causa della facciata a forma di emiciclo. Dopo la presa di Roma sia il palazzo che l'istituto passarono allo Stato italiano; nel 1923 divenne liceo artistico, ancorché non didatticamente autonomo in quanto collegato all'Accademia di belle arti di Roma; l'autonomia giunse nel 1974[1].
(da wikipedia)(sito della scuola)
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